Nuovi terroristi e vecchi merletti
di Vincenzo Sparagna - 16-12-2018
Siamo da qualche anno bersagliati da un'offensiva terroristica islamica che continua a insanguinare crudelmente l'Europa, alimentata dalla perversa ideologia wahabita diffusa a colpi di petrodollari dagli sceicchi miliardari e assassini del Medio Oriente. L'ultimo orrendo delitto è quello di pochi giorni fa al mercatino di Natale di Strasburgo, nel quale è stato ucciso anche Antonio Megalizzi, un giovane giornalista italiano studioso e impegnato. Ebbene cosa fa contro questa attualissima idra sanguinaria il nostro governo? Vuole a tutti i costi riportare in Italia, grazie a un atto arbitrario e illegale del fascista brasiliano Bolsonaro, il vecchio Cesare Battisti per imprigionarlo a vita. C'è di che restare allibiti. Mentre in Europa circolano tranquillamente a piede libero oltre 70 mila islamici considerati dalle polizie dei vari paesi potenziali terroristi, quello di cui si preoccupa la strana coppia Salvini/DiMaio è mettere le mani su un tipo condannato all'ergastolo in contumacia - grazie alle interessate confessioni di alcuni pentiti subito scarcerati - per presunti delitti politici di quaranta anni fa. Il quale tipo, dopo essere scappato dall'Italia, ha vissuto in Francia per una ventina d'anni alla luce del sole sulla base di un impegno solenne dello Stato francese. Poi, quando la Francia violando la sua stessa parola lo voleva rispedire in patria, è fuggito in Brasile, dove è stato accolto dalle autorità brasiliane come rifugiato politico e ha vissuto senza far male a nessuno per altri otto anni. Oggi è di nuovo clandestino e fuggiasco solo per il secondo voltafaccia di uno Stato che viola le sue stesse leggi, guidato da un neopresidente che si ispira apertamente ai feroci golpisti brasiliani degli anni '70. Ricordo tra l'altro a chi non lo sapesse che Battisti non è mai stato un "grande capo" della guerriglia nostrana, ma solo uno dei 60 mila inquisiti degli anni di piombo, prima piccolo delinquente poi giovanissimo militante di una microrganizzazione, i Pac (Proletari armati per il comunismo), uno dei meno importanti tra gli oltre 250 gruppi armati dell'epoca. Voglio aggiungere, per evitare ogni equivoco, che, allora come oggi, da rivoluzionario coerente, sono sempre stato assolutamente contrario a chi rinuncia volontariamente alla lotta democratica e alla protesta civile per scegliere, qualunque sia il suo fine dichiarato, la lotta armata, sempre causa di tragedie inguaribili. Fortunatamente questi frutti malati e odiosi del sedicente comunismo novecentesco sono stati da tempo cancellati dalla storia. I terroristi di oggi sono d'altra e ben più funesta natura. La richiesta governativa di catturare il sessantacinquenne Battisti, che solletica l'odio giustizialista più crudele e inumano, è dunque solo una presa in giro dei gaglioffi al potere per nascondere la loro incapacità di affrontare e stroncare il vero terrorismo dei nostri giorni.
Disegno del Prof. Bad Trip, tratto da "Il pasto nudo". Edizioni Underground, 1992.
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