Siamo tutti prigionieri!
di Vincenzo Sparagna - 7-04-2019
Strano paese l'Italia, nel quale la maggioranza si dice cattolica, ma la maggioranza di quella maggioranza non tiene in alcun conto le parole del Papa, guida morale e spirituale dei cattolici. Ora, cosa dice il Papa? Che italiani, europei, africani, cinesi e chiunque appartenga al genere umano fanno parte della stessa famiglia, perché tutti sono figli di Dio e dunque fratelli. Per questo respingere i migranti è una bestemmia contro Dio. Sul piano strettamente religioso il discorso di Bergoglio potrebbe anche fermarsi qui. Ma lui ha aggiunto che c'è, oltre quella religiosa, una motivazione assolutamente laica per non respingere i migranti. "Chi costruisce muri", dice il Papa, "è destinato a restarne prigioniero". Vorrei che si riflettesse su questa idea. Viviamo tutti sotto un unico cielo, abitiamo tutti su un solo pianeta. Se lo consideriamo diviso in due, una piccola fortezza di privilegiati e un immenso deserto abitato da miliardi di esclusi, i privilegiati sono condannati ad essere assediati da tutti gli altri. Dunque chiudersi ai migranti non è solo un peccato, è un gravissimo errore di valutazione, anche da un punto di vista pratico. L'unica scelta saggia è capire che i problemi degli altri sono anche i nostri. Come denunciano i più svegli teenager sull'esempio della coraggiosa svedesina Greta Thumberg, resta pochissimo tempo per salvarci da un inquinamento che sta avvelenando la terra e cambiando il clima in modo irreversibile. Di fronte a questo scenario globale il miope elettoralismo italiota di Lega e Cinquestelle, o gli ottusi sovranismi tanto di moda in Europa, sono una minaccia non solo per i poveri fuggiaschi dalle guerre e dalla fame, ma per noi stessi, sempre più prigionieri, come osserva acutamente il Papa, dei muri che governanti da strapazzo ci stanno costruendo intorno. Insomma ogni discorso sui migranti va capovolto: non solo dobbiamo accogliere e integrare quelli che arrivano, invece di creare pericolose masse di illegali, cosa che fanno i criminogeni "decreti sicurezza" alla Salvini, bisogna anche finirla con lo sfruttamento parassitario dei loro paesi che è la vera causa delle guerre e della miseria da cui fuggono. Aiutarli a casa loro significa - diciamolo con chiarezza - smetterla di derubarli, di corrompere le loro classi dirigenti e di vendere armi per guerre fratricide, tutte cose che servono solo ad alimentare l'orrendo consumismo bulimico dei paesi ricchi, Italia inclusa.
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