La strage infinita
di Vincenzo Sparagna - 4-10-2013
In pochi giorni altre centinaia di morti si sono aggiunti alle migliaia di innocenti che ogni anno affogano nel Mediterraneo nel tentativo di fuggire guerre, carestie, miseria e persecuzioni. È accaduto prima sulla costa di Ragusa, con i cadaveri allineati sulla spiaggia, poi al largo di Lampedusa, dove l’ecatombe ha raggiunto proporzioni spaventose.
Ogni volta, quando lo scandalo è troppo forte per tacere, c’è qualche pezzo grosso che si dice commosso, invoca l’Europa per evitare di criticare l’Italia e accusa di tutto i malvagi “scafisti” che sfruttano la miseria e la disperazione dei profughi, dimenticando che il traffico clandestino di carne umana è il prodotto di crisi e guerre di cui siamo anche noi responsabili e di leggi razziste (come la Bossi-Fini) che ignorando il problema lo aggravano. E non manca chi, come gli inqualificabili esponenti della Lega Nord, ne fa addirittura l’occasione per vergognosi attacchi alla ministra Kyenge, alla Boldrini e ai pochissimi che invocano una maggiore civiltà nei rapporti con i migranti. In realtà i governi dell’Italia, come di altri paesi europei, da anni si comportano verso questo dramma con totale disumanità e cecità. Inutile girarci intorno: gli interessi elettorali di un’orrenda destra e di una infame pseudosinistra hanno alimentato e continuano ad alimentare una sbagliatissima politica di respingimenti che è l’esatto contrario di quell’accoglienza di cui tutti si riempiono la bocca. Per cambiare le cose bisognerebbe capovolgere completamente il modo in cui si affronta la questione. L’Italia e l’Europa sono tra i principali responsabili del dramma infinito che spinge milioni di poveri e di perseguitati a fuggire dalle loro terre. Non dimentichiamo che gli irakeni, i somali, gli eritrei ecc. vengono da zone che l’Europa ha sfruttato per secoli e ancora sfrutta senza pietà, fuggono da guerre alimentate da armi che fabbrichiamo noi e che vendiamo a chiunque abbia denaro per comprarle. Sono anni che lo denunciamo su Frigidaire e ovunque abbiamo modo di scrivere o di parlare (e tanti lo denunciano come noi), ma siamo circondati da una muraglia di ipocrisia che fa schifo. Basti pensare alla vergogna dei CIE (Centri di Identificazione ed Espulsione), veri campi di concentramento dove marciscono migliaia di innocenti, colpevoli solo di essere arrivati in Italia traversando il deserto e il mare a rischio della vita. Riusciranno questi nuovi martiri del mare a toccare alla fine le coscienze intorpidite di una popolazione rincoglionita da decenni di menzogne ed esasperata dalla miseria crescente di un sistema ingiusto? La speranza è l’ultima a morire, ma se penso alle tragiche piroette di un Berlusconi, alla ipocrita “normalità” mercantile degli attuali governanti bipartisan, alle inutili sceneggiate elettoralistiche di Grillo & C., è difficile essere ottimisti. Ad esempio c’è qualcuno di questi ricchi signori di governo o di opposizione che vuole cambiare almeno la Bossi-Fini?
Vignetta di Fabrizio Fabbri, pubblicata su FRIGIDAIRE n.215 (23 maggio 2009).
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