FRIGIDAIRE negli USA
di Vincenzo Sparagna - 20-10-2017
Sottovalutata e spesso perseguitata in Italia, FRIGIDAIRE è invece considerata da molti intellettuali statunitensi tra le più significative riviste culturali del mondo. Giudizio confermato quest'anno dalla visita a FRIGOLANDIA di uno dei responsabili della prestigiosa UNIVERSITÀ di YALE. Dopo alcuni giorni di studio, conversazioni e letture il nostro nuovo amico americano, profondo conoscitore della cultura italiana ed europea, ha deciso di far acquistare all'Università da lui rappresentata l'intera collezione delle nostre pubblicazioni degli ultimi 40 anni. Dunque, oltre i 255 spettacolari fascicoli di Frigidaire, anche le collezioni complete di Cannibale, Il Male, Frìzzer, Vomito, Tempi Supplementari, Il Lunedì della Repubblica, Casting, La Piccola Unità, Il Nuovo Male, i nostri Albi, le Enciclopedie, i Poster, i libri scritti da noi o su di noi e altri testi editi e inediti. Della ampia documentazione trasferita a Yale fanno parte anche migliaia di articoli della stampa italiana ed estera sulla lunga avventura di Frigidaire, la storica corrispondenza con i lettori e un'ampia scelta di foto e immagini. Questo materiale verrà sistemato nell'università americana in modo da poter essere consultato e studiato da professori e allievi. Dunque da oggi per approfondire le imprese, le idee e le invenzioni di Frigidaire, oltre alla redazione, al museo e all'archivio storico che si trovano a Frigolandia, la ricerca può essere fatta anche a Yale. Questo gemellaggio ideale con una delle più importanti università del mondo ci fa naturalmente molto piacere, ma suggerisce anche amare considerazioni sulla stupidità degli ambienti accademici e politici italiani, che finora, con rarissime eccezioni, sono stati verso di noi indifferenti o ferocemente ostili. Basti pensare alla cancellazione di Frigidaire dall'elenco delle riviste culturali, con relativo furto miliardario di soldi già messi in bilancio, che venne decretata dalla Commissione Editoria nel 1985 e che ci costrinse a lunghi anni di miseria disperdendo un patrimonio di esperienze e di scoperte formali insostituibile. A presiedere quella Commissione omicida, voglio ricordarlo, fu l'attuale giudice della Corte Costituzionale e pensionato d'oro Giuliano Amato, allora tirapiedi di Bettino Craxi. Questo losco figuro, sempre a galla come la sostanza di cui è fatto, non è stato tuttavia il nostro unico persecutore. Uguali responsabilità hanno quei giornalisti che ci snobbano perché siamo anche una rivista popolare di fumetti e di satira, o quei volgari giullari di regime secondo i quali al contrario siamo troppo seri e impegnati, per non parlare dei tanti politici che provano da sempre a distruggerci senza capire che godiamo dell'invulnerabilità dei poeti. Ancora in anni recenti abbiamo dovuto respingere gli attacchi giudiziari di arroganti megaboss come Guido Bertolaso e di personaggi periferici come gli amministratori del Comune di Giano dell'Umbria, dove ha sede Frigolandia. A tutti questi ottusi killer del pensiero e dell'arte diciamo che la loro infamia è incisa da oggi non solo nella nostra memoria, ma anche nelle carte degli archivi di Yale, Hamden, Connecticut, USA.
[ Archivio Editoriali ]
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